Dietro le quinte di Atelier10 - Elena di LeBambinediCaldalana

dicembre 06, 2018 Atelier10 0 Comments

Che ne dite di finire questo 2018 con un racconto che è quasi una coccola per la dolcezza e la delicatezza delle sue creazioni? Questa è la storia di Elena di LeBambinediCaldalana. Buona lettura a tutti voi.

Chi sei, cosa fai e dove vivi?
Sono Elena Ribolzi, creo delle piccole poesie di lana e vivo in Piemonte.


Quando, come e perchè hai iniziato? Raccontaci la tua storia.
Ho sempre amato l’Arte nelle sue molteplici forme e nel tempo ho sperimentato varie tecniche. Tuttavia per molti anni l’ho riposta in un cassetto facendo lavori decisamente poco creativi. Durante un percorso di crescita personale mi è stato consigliato di approfondire la filosofia Waldorf, e di frequentare il corso di pedagogia per insegnanti che mi ha stimolato a “riaprire il famoso cassetto” chiuso da anni. Ho conosciuto così la lana cardata che ho imparato a lavorare da autodidatta spinta da una frizzante curiosità che nel tempo si è trasformata in vera e propria passione. Dopo innumerevoli tentativi, i buffi batuffoli di lana hanno preso forma e carattere e sono nate “LeBambinediCaldalana”. Il loro viso appena abbozzato funge da specchio, permette di liberare la fantasia immaginandone la fisionomia e aiuta ad entrare in contatto con il bambino che custodiamo nell’anima. Per questo si chiamano “bambine” e non “bambole”, mi piace immaginarle come dei piccoli semini in grado di far germogliare la tenerezza nei cuori.

Da dove trai ispirazione e come nascono le tue creazioni?
L’ispirazione maggiore la colgo nella Natura, ogni suo aspetto mi emoziona e stimola nuove idee, così come respiro aspetti poetici nei semplici gesti quotidiani, nella musica o nelle favole. Nell’ispirazione visualizzo la composizione già finita, è la creazione stessa che sembra guidare le mie mani per darle forma e vita.


Che tecniche utilizzi e quali materie prime impieghi per realizzare le tue creazioni?
Sono sempre alla ricerca di materiali preziosi con cui creare, e dedico molto tempo e cura a questo aspetto. Il mio desiderio maggiore è che le mie creazioni trasmettano amore, per questo il materiale con cui le realizzo non può che essere cruelty free. La pregiata lana con cui sono fatte è biologica ed è tinta con colori naturali. Utilizzo diversi filati in base alla morbidezza che mi serve per un determinato particolare ed infeltrisco tutto a secco e con il calore delle mani. Spesso accompagno le creazioni con elementi in legno e fil di ferro oltre a scovare nei mercati dell’antiquariato piccole preziosità: un vecchio slittino, una bicicletta, dei cristalli antichi, dei pizzi rari e raffinati, delle lettere d’amore scritte in quella poetica calligrafia di un tempo...

Dacci una piccola dritta tecnica o un trucchetto del mestiere da condividere con chi ci legge e si cimenta con la tua stessa tecnica creativa.
La lana è un materiale bellissimo ma non è particolarmente duttile, non ci sono trucchi o scorciatoie che consentano di arrivare in fretta al risultato sperato, il processo stesso della lavorazione obbliga alla riflessione e alla calma. È importante usare gli strumenti giusti, ma soprattutto è la padronanza della tecnica che fa la differenza e che si acquista solo dopo innumerevoli tentativi ed esperimenti. Tuttavia la bellezza della lana è che prende la forma dell’interiorità di chi la modella e, a prescindere dal risultato finale, il semplice fatto di manipolarla è arte terapia allo stato puro. 


Come e dove promuovi od esponi le tue creazioni?
La mia vetrina principale è internet, ”LeBambinediCaldalana” sono presenti su tutti i principali social e questo mi permette di raggiungere ogni luogo del mondo. Di tanto in tanto partecipo ad eventi selezionati e alcune creazioni sono esposte in negozi e ristoranti ricercati. Nel mio Atelier, previo appuntamento, amo accogliere e chiacchierare con chi desidera conoscere le mie creazioni.

Il contesto in cui vivi ha in qualche modo favorito o influenzato il tuo lavoro?
Sono nata e cresciuta in un paesino del Piemonte, ai piedi di un fiabesco castello medioevale, che si erge su lievi colline ed è incorniciato da una catena montuosa il cui profilo ricorda una bella donna dormiente. Tutt’intorno si alternano boschi, prati, campi, piccoli laghi e fiumi. Questo paesaggio fa da sfondo alla mia colorata e romantica fantasia. Avere la natura a portata di sguardo è sicuramente un ingrediente fondamentale per me che son sempre con la “testa tra le nuvole”.


Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
L’obbiettivo principale è quello di migliorarmi sempre, affinando la tecnica e creando opere sempre più uniche e originali in modo da poter toccare più cuori possibili. In questo momento ci sono molte cose che “bollono in pentola” e non vedo l’ora di potervele presentare.

Prova spiegare cosa vuol dire per te la realtà dell'artigianato e dell'handmade, come se parlassi a qualcuno che non si è mai avvicinato a questa realtà. 
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad uno splendido movimento che vede il ritorno della figura dell’artigiano e la riscoperta di tradizioni e competenze accantonate dalla frenesia e velocità dell’era moderna. Dalla produzione seriale si ritorna ad apprezzare un lavoro capace di dare qualità e valore al tempo necessario per creare oggetti unici. Ora il vento sta nuovamente cambiando, c’è un ritorno alla ricerca del bello e delle cose che hanno una luce propria. Gli artigiani oggi, cavalcando il web, stanno creando nuove sinergie miscelando gli antichi mestieri alle nuove tecnologie che permettono di entrare nelle loro botteghe con un semplice click da ogni parte del mondo, dando così la possibilità a tutti di avere tra le mani qualcosa creato ad arte e su misura dei propri desideri.
 

Cosa significa per te vendere ed acquistare handmade al giorno d'oggi?
Acquistare handmade è una scelta etica e consapevole. Significa riconoscere il valore dell’unicità, della tradizione e dell’arte manuale, educare alla qualità e non alla quantità.

Aggiungi se vuoi qualcosa per te importante che non siamo riusciti a chiederti in maniera diretta durante questa intervista
L’importanza di non rinunciare mai ai propri sogni e ancor più è fondamentale il coraggio di riaprire i cassetti chiusi. L’Arte è un ottimo mezzo per fare un viaggio alla scoperta di se stessi, essere autentici è il nostro scopo primario.

Sito: www.lebambinedicaldalana.com

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