Handmakers' Brunch - Il tavolo dei creativi #16: Atelier10 presenta Bottega Orto del Re

novembre 22, 2018 Atelier10 0 Comments


Siamo arrivati al sedicesimo Handmakers' Brunch, ne abbiamo fatta di strada insieme. Il 2018 di conclude con la storia di una ragazza, quello che si dice un'artista "a tutto tondo". Non vogliamo rubarvi tempo prezioso e vi lasciamo immergere nella storia di Graziana e della sua Bottega Orto del Re.


Chi sei, cosa fai e dove vivi?

Mi chiamo Graziana, trent'anni tra un mese (argh!) e sono un'attrice teatrale. Vivo ad Agrigento ancora per due settimane, dopodiché mi ritrasferirò a Catania per motivi di lavoro. Mi alterno tra una vita da attrice e quella da artigiana. Quando non sono in sala prove sono nel mio laboratorio a cucire e a realizzare il mio piccolo sogno artigianale. Amo l'arte in tutte le sue forme e sogno una vita che sia continuamente sballottata tra queste forme.

Quando, come e perchè hai iniziato? Raccontaci la tua storia.
Sembrerà banale a dirsi, ma la mia attività è iniziata per caso. Frequentavo l'accademia d'arte drammatica di Catania e un giorno ci fecero uscire prima a causa di un guasto all'impianto elettrico. Così con le mie colleghe decidemmo di fare una passeggiata per la città. Per caso ci imbattemmo in un negozio di articoli artistici e lì mi venne l'idea di cominciare a sperimentare. Così comprai tutto il necessario.A quei tempi bevevo davvero tanto caffè ed avevo sempre un tremolìo alle mani e nessuno credeva che a causa di questo avrei avuto la pazienza di partire da zero e provarci. Mi ricordo che i primi tempi mi chiudevo nella mia stanzetta universitaria a creare quelli che, secondo me, erano dei bellissimi mostriciattoli, ma dalla faccia che facevano le mie coinquiline quando mostravo loro i miei primi risultati orgogliosa, erano solo dei mostriciattoli. Ma ho capito subito che questa strada non l'avrei mai abbandonata. Ho continuato a provare, a sperimentare, a sbagliare, fino a quando ho cominciato a crescere e a misurarmi quella che ero e quella che volevo diventare. Sono ancora oggi in continua evoluzione, non mi piace restare ferma dentro ad uno stile. Così sono passata dalla tecnica wire al collage su vetro, dal cucire fiorellini e pietre preziose al cucito vero e proprio di cui adesso sono innamorata, grazie anche alla persona che mi ha insegnato e seguita non smettendo mai di credere in me e nella mia attività artigianale.

Da dove trai ispirazione e come nascono le tue creazioni?
Durante la giornata penso spesso alla mia Bottega e a cosa mi piacerebbe fare e realizzare. Cerco sempre di inventarmi cose nuove che siano in linea col mio modo d'essere. L'ispirazione può metterci giorni o settimane ad arrivare, ma ci sono altre volte che si accende in testa una lampadina. In questi momenti succede che ovunque io mi trovi cerchi di appuntare quell'idea o quella suggestione per poterla sviluppare dopo. Mi è successo in pizzeria mentre ero a cena col mio fidanzato di pensare a delle collane che potessero abbinarsi alle mie fasce turbanti. Ho dovuto scrivere su un tovagliolino quell'ispirazione davanti la faccia incredula, ma rassegnata di lui. Ma le suggestioni non arrivano solo in questo modo. Oltre all'amore e alla dedizione che ho verso il mio progetto mi serve un continuo studio. In generale mi piace documentarmi, guardare immagini, ispirarmi, studiare i trend del momento. Ecco. La curiosità mi ispira continuamente.


Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
Mi piacerebbe continuare ad alternarmi tra vita da attrice e vita da artigiana. Vorrei continuare a crescere con la mia Bottega, farne davvero un progetto di vita. Essere totalmente indipendente da chiunque altro e dipendente da me stessa e dalle mie capacità. E perché no, magari un giorno aprire una boutique!

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